Il progetto è risultato vincitore di Strategia Fotografia 2023, progetto promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per acquisizione, produzione, conservazione e valorizzazione della fotografia e del patrimonio fotografico italiano. I progetti realizzati entreranno a fare parte della collezione dell’Accademia di Belle Arti di Palermo. Il progetto ha avuto come partner la collezione Valsecchi/Palazzo Butera.
Il progetto Mappa-mondo. Fotografie di dieci paesi in Sicilia ha impegnato sei fotografi (Giorgio Barrera, Martina Della Valle, Sebastiano Raimondo, Moira Ricci, Sandro Scalia, Maria Vittoria Trovato) in progetti dedicati a dieci paesi della Sicilia (Mazzarino, Santa Lucia, Pietraperzia, Niscemi, Barrafranca, Grammichele, Butera, Raccuja, Militello, Scordia), un tempo feudi dei Branciforte, principi di Butera. Questi feudi sono rappresentati in dieci grandi e affascinanti mappe settecentesche conservate a Palazzo Butera, Palermo, dalle quali i sei fotografi sono partiti per sviluppare le loro riflessioni sul territorio che cambia e sul senso dei luoghi nel tempo. Non si è trattato di una “documentazione” (tema già concettualmente molto sondato grazie alle numerose importanti esperienze di committenza pubblica, ormai storicizzate, svoltesi in Italia e in Europa dai primi anni Ottanta all’inizio dei Duemila), ma di indagini completamente libere, in senso fisico e soprattutto mentale, e di costruzioni di immaginari, attraverso modalità progettuali e narrative diverse che affermano la assoluta soggettività della rappresentazione e le grandi possibilità della fotografia di immaginare il paesaggio.
Giorgio Barrera ha realizzato un polittico di richiamo pittorico con immagini del solo paesaggio intorno alla città, e non dell’agglomerato urbano come accade nelle antiche mappe, mettendo in discussione l’impianto prospettico tradizionale e creando, attraverso il collage digitale e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, un insieme visivo credibile ma non realmente esistente. Martina Della Valle ha raccontato “di ricotte ed altre cose” riunendo immagini tra loro molto diverse (paesaggi, antichi oggetti della tradizione, ricotte, strumenti di lavoro, pecore, figure di pastori presenti nelle mappe di Palazzo Butera) e approdando a un teatrino al cui centro sta, protagonista, la ricotta siciliana. Sebastiano Raimondo ha ricercato il mistero dei luoghi, le tracce della storia e insieme lo stato delle cose nella contemporaneità, raccogliendo solitari frammenti di realtà, talvolta di valore iconico, in un vagare visivo di forte tono interrogativo-esistenziale. Moira Ricci ha inventato, attraverso prelievi da google street view e interventi di intelligenza artificiale, un paese siciliano contemporaneo abitato da figurine, simile a un presepe, con i segni dell’urbanizzazione incontrollata e della distruzione del territorio, un luogo “somigliante”, ma assolutamente non esistente. Sandro Scalia ha compiuto lunghi e meticolosi viaggi per individuare punti simbolici nel paesaggio antropizzato, incluso Palazzo Butera stesso, sottolineando l’importanza, in fotografia, dell’incontro con i luoghi e del ripetuto ritorno. A Maria Vittoria Trovato dobbiamo un’esplorazione di schietta matrice “topografica” di una serie di odierni uffici comunali di alcuni di questi paesi (così diversi dal Palazzo), in cerca di piante legate ai piani regolatori che mostrano soprattutto l’espansione urbana contemporanea, in un importante confronto tra mappe di ieri e mappe di oggi.
La mostra a Palazzo Butera comprende le opere fotografiche dei sei autori. Il volume include, in forma di omaggio, anche alcune fotografie che Giovanni Chiaramonte, a sua volta coinvolto nel progetto ma mancato nell’ottobre 2023, realizzò in uno di questi paesi, Raccuja, nel 2001.
Il progetto è stato curato da Roberta Valtorta
Giorgio Barrera, con il suo contributo al progetto Mappa-mondo, ha creato un’opera affascinante che si muove al confine tra pittura e fotografia, sfruttando tecnologie contemporanee come il collage digitale e l’intelligenza artificiale.
Un’opera che ribalta le regole del polittico tradizionale, dove il paesaggio contemporaneo diventa il protagonista assoluto al posto delle figure. Dove il tessuto urbano delle grandi mappe lascia il posto al territorio intorno, fatto di montagne, colline, pianure. E la “realisticità” dell’insieme, che farebbe pensare unico paesaggio considerato nei suoi diversi aspetti, è solo apparente.
L’autore, infatti, non solo ha mescolato tre paesi, Pietraperzia, Butera e Mazzarino, unificandoli per ottenere un insieme che pare coerente (una certa continuità delle linee, una certa proporzione, una certa omogeneità cromatica) ma nel quale ogni regola prospettica è distrutta. (Roberta Valtorta)
Giorgio Barrera, Cartofotografica, Butera 2024
Hanno dato vita al lavoro fotografico dieci mappe, dipinte a olio da più artisti nel XVIII Secolo, ritrovate durante i lavori di restauro a Palazzo Butera di Palermo, carte dettagliate relative alle proprietà feudali della famiglia dei Branciforte, corrispondenti ai paesi di Mazzarino, Santa Lucia, Pietraperzia, Niscemi, Barrafranca, Grammichele, Butera, Raccuia, Militello e Scordia.
L’Accademia di Belle Arti del capoluogo siciliano e Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, hanno incaricato sei fotografi: Giorgio Barrera, Martina Della Valle, Sebastiano Raimondo, Moira Ricci, Sandro Scalia, Maria Vittoria Trovato, di trasformare quelle immagini antiche in racconti dell’oggi.
Mappa-mondo. Fotografie di dieci paesi in Sicilia
A cura di Roberta Valtorta
Dario Cimorelli Editore
pagg. 152
€ 30